Fedez risponde alle accuse di “buonismo” (VIDEO)

Non sempre scorre buon sangue tra i rapper: questo accade in tutto il mondo ed anche qui in Italia dove una polemica sulla presenza in televisione è nata tra un fan e Fedez ed ha chiamato in causa anche Gue Pequeno e Marracash. Una diatriba su soldi rifiutati e presi e su potenziale ipocrisia.

Una questione nata durante un concerto di Fedez e J-Ax nel quale un hater è riuscito ad arrivare addirittura sul palco, inneggiando a Gue Pequeno e Marracash e accusando in poche parole il rapper di essere un venduto e non abbastanza antisistema. La risposta di Fedez è andata dritta al punto e va detto che migliore di così non poteva essere davvero.

Io non mi sono mai professato di essere un rapper rivoluzionario, di andare contro il sistema, contro le cose. Io ho 27 anni e ho sempre fatto quello che voleva senza badare alle conseguenze. La prima volta che è stato detto rapper dentro al Parlamento in Italia è stato perché mi è stata fatta un’interrogazione parlamentare per denunciarmi per vilipendio. Mi hanno fatto tre interrogazioni parlamentari per le canzoni che ho scritto, ho un fascicolo alto così di querele, Gasparri mi ha chiesto mezzo milione di euro e quindi quello che chiedo a voi è: “Va bene, io sarà venduto ma gli altri miei colleghi che mi rompono i coglioni, di cosa caxxx parlano se non di fixx e di quanto caxx di soldi hanno?” Poi è vero, ci siamo venduti al sistema, è vero faccio la pubblicità della Giravolte, ma sapete perché ragazzi? Io sono figlio di una disoccupata e di un magazziniere che tuttora guadagna 1300 euro al mese e quindi so che caXX è la miseria. Se mi pagano per fare qualcosa, so cosa sono i valori e i soldi.

Ed aggiunge di tenere gli occhi aperti, che un conto è quel che si dice ed altro è quello che si fa: perché nessun artista rinuncia a dei soldi se gli vengono offerti per fare qualcosa di buono.

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