Pete Doherty coinvolto nella morte della regista Robin Whitehead

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Pete Doherty ormai è un cliente fisso dei tribunali inglesi tanto che ieri è ritornato di fronte al giudice per l’ennesima volta con l’accusa di detenzione di cocaina.
Il problema però è che il cantante dei Babyshambles ha dovuto rispondere davanti al giudice del possesso di droga in relazione alla morte, lo scorso 24 gennaio, della regista Robin Whitehead.
Pete Doherty si è presentato presso la Thames Magister’s Court di Londra, dove è di casa praticamente per aver subito altri numerosi processi (soprattutto per possesso di droga), assieme ai suoi amici Peter “Wolfman” Wolfe ed Alan Wass, accusati anche loro di essere coinvolti nella morte della regista inglese.
Il caso è stato aggiornato al prossimo 14 gennaio presso lo stesso tribunale.
All’uscita dall’aula il cantante ha preso da parte la sorella della vittima e le ha detto quanto gli dispiacesse che fosse morta.



Robin Whitehead era una fotografa e regista, ed è stata trovata morta all’età di 27 anni in un appartamtamento in un palazzo dell’East End di Londra in cui Pete Doherty aveva abitato qualche tempo prima e, nella stessa zona risiedeva anche l’amico del cantante, Peter “Wolfman” Wolfe.
La madre della regista è imparentata con il candidato politico Zac Goldsmith, mentre suo padre, Peter Whitehead è stato un regista della controcultura giovanile nel periodo del pieno fermento politico e culturale degli anni Sessanta.
Intanto Pete Doherty dovrà accontentarsi di vendere la linea di gioielli che ha disegnato recentemente per Hannah Martin, così da riuscire a pagarsi gli avvocati e le dosi di droga.

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