Eurovision 2023, vince (immeritatamente) la Svezia

La Svezia vince Eurovision 2023. Ma non dobbiamo avere paura di dirlo: lo ha fatto immeritatamente. Scavalcando una Finlandia grandiosa. Il nostro Marco Mengoni arriva quarto, dopo Israele.

Vittoria immeritata e inspiegabile della Svezia

Alcune canzoni potranno piacere o meno. Ma di tutta la lista di brani di Eurovision 2023 ancora non riusciamo a capire come la Svezia possa aver conquistato il primo posto. Prima di tutto il brano di Loreen, Tatoo sembrava (e potrebbe rivelarsi essere) un plagio. Secondo: per quello che è l’animo della competizione di per se stessa, a vincere doveva essere un boop come quello finlandese dei Käärijä con Cha Cha Cha.

Non a caso il pubblico presente a Liverpool ha fatto sentire la sua protesta in tal senso. Lo spettacolo nel corso della serata ovviamente non è mancato. E ci sono stati dei paesi che hanno fatto il loro dovere nel regalarci qualche perla di trash.

Non ai livelli di quando la Russia anni fa portò sul palco delle vecchiette a impastare il pane. Ma possiamo accontentarci. Israele ci supera arrivando terza proprio grazie ai nostri punti. Ma non dobbiamo farne una tragedia: è ben più grave che una giuria di qualità abbia votato a mani basse la Svezia che di qualitativo aveva davvero ben poco in questo Eurovision 2023.

Marco Mengoni grandioso all’Eurovision 2023

Il nostro Marco Mengoni avrà perso il podio ma ha portato a casa il premio dei compositori. Parliamo del Marcel Bezençon Composer Award, il Premio per la miglior composizione. Il riconoscimento  viene assegnato dai compositori dei brani presenti in finale.

Prima di lui, anche Mahmood con Soldi. Anche Alessandro è stato presente alla finale cantando Imagine. Nel suo caso l’emozione si è fatta sentire, ma è sempre un piacere sentirlo cantare. Tornando al nostro rappresentante ad Eurovision 2023, la sua esibizione è stata magica.

Inutile girarci intorno: le ballate non saranno adatte per la kermesse, ma nessuno ha cantato meglio di lui senza affidarsi ad autotune o altri effetti. Un primato questo che nessuno può togliergli. E l’apprezzamento per le sue doti vocali è stato palese tra il pubblico.

È incredibile sentire i boati da lo stesso quando Marco Mengoni raggiunge note importanti. Il suo quarto posto è più che meritato. E se non ci fosse stato un inspiegabile boom di voti da parte della giuria per una canzone che non meritava, sicuramente se la sarebbero giocate Finlandia, Italia e Israele la finale.

Detto ciò, e si siamo ancora acidi in merito, finalmente può dirsi conclusa la guerra con San Marino, che ieri ci ha donato preziosi e graditi 12 punti.

Mare fuori è disco di platino

Mare fuori, o meglio “O Mar For” è disco di platino e ha raggiunto oltre 35 milioni di streaming complessivi. Per chi ancora non sapesse di cosa stiamo parlando, siamo raccontando del successo della sigla dell’omonima serie televisiva Rai.

Importante traguardo per Mare Fuori

Un brano ormai entrato nella testa anche di chi non ha mai seguito la serie televisiva. Un progetto a quanto pare caratterizzato da successo in ogni suo singolo componente. 35 milioni di streaming non sono pochi in un contesto musicale come quello attuale. Tanto quanto le vendite del singolo di Mare fuori.

Che per l’appunto hanno portato alla consegna del disco di platino a Stefano Lentini e Lorenzo Gennaro, autori della musica, a Raiz degli Almamegretta (nonché attore nella serie) e all’amministratore delegato di RaiCom che ha editato la colonna sonora.

Tra gli autori del brano della sigla di Mare fuori c’è anche Matteo Paolillo che è colui che fra le altre cose canta il brano. I più ricorderanno di averlo sentito esibirsi in tal senso anche all’ultimo Festival di Sanremo. Per quel che riguarda “O mar For” (o Mare Fuori) non è difficile comprendere perché catturi così l’attenzione di chiunque l’ascolti per la prima volta.

Brano dalla giusta sonorità per rimanere in mente

A prescindere dalla passione per la serie televisiva che vede tra i protagonisti anche Massimiliano Caiazzo e Nicolas Maupas, il brano ha quella giusta cadenza e sonorità in grado di rimanere fissa in testa. “Questo per O mar for”, ha spiegato Stefano Lentini, “è un premio che Lorenzo ed io condividiamo con Matteo Paolillo, coautore del brano”.

L’autore spiega come Mare fuori non possa essere più considerato sono una serie televisiva ma anche un’esperienza su molti fronti, tra cui quella musicale. E la risposta ottenuta è qualcosa che ha lasciato sorpreso lo stesso Lentini che è specializzato nella musica da film.

E la speranza è anche quella che l’attenzione che la serie e la musica hanno attirato non sparisca. E che possa aiutare a migliorare le condizioni di chi si trova davvero in un carcere minorile. Raiz nella serie interpreta il padre di Rosa Ricci, per chi avesse perso questo particolare. E insieme al tastierista della sua band Pierpaolo Polcari ha condotto di recente un corso all’interno del reale il IPM napoletano di Nisida.

C’è chi lo definirebbe metaverso. In realtà è diretta espressione di come effettivamente una serie televisiva come Mare fuori abbia spinto a utilizzare davvero la musica come linguaggio per toccare esistenze che meritano di essere riconquistate.

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