Bob Marley moriva trent’anni fa, l’11 maggio 1981

Bob+Marley

Esattamente trent’anni fa, oggi scompariva un grande personaggio musicale del ventesimo secolo: Bob Marley, che si spegneva dopo una dura lotta contro un melanoma maligno.
Nato il 6 febbraio del 1945 a Nine Mile in Jamaica, Robert Nesta Marley detto Bob, da mamma jamaicana e papà inglese, figura, quest’ultima che ha sempre odiato, a causa dell’abbandono, dopo aver scoperto che sua madre aspettava un bambino e che Bob ha definito come il “classico” uomo bianco che prende la donna di colore e la mette incinta.
Esordì nel panorama musicale mondiale con No Woman No Cry, che fu seguito dal successo di Rastaman Vibration nel 1976 che lo consacrò a musicista di fama mondiale che erano delle vere proprie novità musicali per il periodo.



Attivista per la pace e la tolleranza razziale, in un concerto nel suo paese organizzato dal primo ministro Micheal Manley, allo scopo di alleggerire le tensioni tra le due fazioni politiche in guerra, Bob, la moglie Rita e il manager vennero colpito duramente da un attacco di un gruppo di persone ignote, che ferirono gravemente la moglie del musicista.
Nel 1976 Bob decise di lasciare il suo paese natale per trasferirsi in Gran Bretagna dove registrò due album storici: Exodus (che rimase al vertice delle classifiche per ben 56 settimane) e Kaya.
Nel 1977, Marley vide che sull’alluce destro era comparsa una ferita che pensava di essersi provocato accidentalmente durante una partita di calcio, ma successivamente l’unghia del piede gli si staccò e gli venne diagnosticato un melanoma maligno della pelle.
Nel corso dei tre anni successivi il cancro si estese a gran parte degli organi interni ma continuò a suonare in giro per il mondo ottenendo dei successi straordinari (il 27 giugno 1980 riempì lo stadio Meazza di Milano ed il giorno dopo fece sold out al Comunale di Torino); dopo due date al Madison Square Garden di New York ebbe un collasso ed il 23 settembre del 1980 tenne il suo ultimo concerto allo Stanley Theater di Pittsburgh.
Dopo una visita medica in Germania, sul volo di ritorno verso la Jamaica si sentì male e venne ricoverato al più vicino ospedale di Miami dove esattamente trent’anni fa morì ,pronunciando al figlio Ziggy Marley le seguenti parole: “Money can’t buy life“.
Noi lo vogliamo ricordare così:

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