Bono: figuraccia in Sudafrica

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Bono la settimana scorsa si trovava in Sudafrica per una delle sue innumerevoli campagne per l’annullamento del debito pubblico e per la pace, ma è stato fortemente criticato dai media locali per aver appoggiato una canzone locale il cui testo parla di “sparare all’agricoltore”.
Infatti in Sudafrica si discuteva da un po’ di tempo se continuare a cantare la canzone oppure no poichè in un passaggio, una strofa dice testualmente “Awudubele (i)bhulu” che tradotto significa “Shoot the Boer” in lingua Zulu.
Boero nella lingua Afrikaans significa appunto contadino.

E Bono per agitare le acque su una faccenda che già va avanti a suon di azioni legali, ha dichiato che la canzone ha una similitudine con alcuni pezzi irlandesi ed in particolar modo con quelle appartenenti all’IRA e ha così commentato: “Da ragazzino cantavo canzoni che cantavano anche i miei zii, ed erano ‘rebel songs’ sul primo periodo dell’Irish Republican Army. Mi sembra corretto affermare che si tratta di musica folk.” Una battuta non molto azzeccata da parte del leader degli U2, dato che qualche tempo prima il rappresentante del settore giovanile dell’African National Congress è stato denunciato dal gruppo Afriforum per aver cantato la canzone di fronte ad un pubblico.
Nel frattempo, qualche tempo fa gli U2 sono saliti sul palco del FNB Stadium di Johannesburg, da cui mancavano dal 1998, dove hanno cantato e a cui hanno partecipato ben centomila persone.
La scaletta è stata la seguente: Beautiful day, I will follow, Get on your boots, Magnificent, Mysterious ways, Elevation, Until the end of the world, I still haven’t found what I’m looking for, North star, Pride, In a little while, Miss Sarajevo, City of blinding lights, Vertigo, I’ll go crazy (remix), Sunday bloody Sunday, Scarlet, Walk on – You’ll never walk alone. Bis: One, Amazing grace – Where the streets have no name, Hold me thrill me kiss me kill me, With or without you, Moment of surrender

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