Bonolis difende le canzoni di Povia e Marco Masini

Le polemiche sul Festival di Sanremo 2009 non accennano a placarsi. I protagonisti delle due polemiche principali sono “Luca era gay“, canzone di Povia che ha provocato l’ira dell’Arcigay, e “L’Italia” di Marco Masini, letta da molti come un chiaro ed esplicito insulto al bel paese e che, per questo, non appare adatta a partecipare a quello che è il festival della canzone italiana.


Per quanto riguarda la canzone di Povia, lo stesso cantante sarà ospite stasera al programma “Porta a Porta“, condotto da Bruno Vespa, proprio al fine di far valere le sue ragioni e discolparsi dalle accuse che gli sono state rivolte. Durante la registrazione del programma, infatti, Povia ha affermato che la sua canzone, al contario di quanto hanno sostenuto in molti, non parla nè di una malattia nè di una guarigione ma, semplicemente, racconta la storia di una singola persona. Il cantante, inoltre, ha rivelato di essere stato contattato da svariati registi e che, quindi, è molto probabile che la storia della canzone incriminata diventerà presto un film.

Contro la canzone di Marco Masini, invece, si è scagliato Francesco Giro, sottosegretario ai beni e alle attività culturali, che ha interpretato il testo come un offesa all’Italia e a tutti gli italiani.

A difesa dei due accusati, tuttavia, è intervenuto lo stesso conduttore del Festival di Sanremo 2009 Paolo Bonolis che, per quanto riguarda la canzone di Povia, ha affermato che il brano parla di un cambiamento e non di una guarigione dall’omosessualità, mentre per quanto riguarda la canzone di Masini ha spiegato che, secondo il suo parere, il brano non è un insulto nei confronti dell’Italia ma che comunque, in ogni caso, esiste la libertà di pensiero e di espressione.

Ovviamente appaiono sempre più fondate le voci che accusano gli organizzatori del festival di aver ammesso di proposito queste due canzoni, proprio per suscitare polemiche, dando così un pò di brio all’evento ed evitare che il tutto si possa svolgere in sottotono, come è accaduto per alcune precedenti edizioni.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento