Steve Harwell degli Smash Mouth è morto

Quella di Steve Harwell, voce storica degli Smash Mouth non è una morte che giunge all’improvviso. L’artista infatti era da tempo malato. E i suoi compagni di band e la sua famiglia non ne avevano fatto mistero.

Tutti li conosciamo per la colonna sonora di Shrek

Steve Harwell lascia questa terra a soli 56 anni. Il fondatore degli Smash Mouth, come anticipato, combatteva da tempo con dei gravi problemi di salute. Nello specifico, questi riguardavano il cuore e il fegato: conseguenza dell’alcolismo del quale l’uomo ha sofferto per molto tempo.

La sua malattia si era aggravata nel corso degli ultimi due anni. Il musicista è morto attorniato da familiari e amici e si è spento serenamente, come riportato dal suo agente Robert Hayes. “Steve ha lasciato gli Smash Mouth due anni fa” ha spiegato. “E la band ha continuato il suo tour con il nuovo cantante Zach Goode. L’eredità di Steve vivrà attraverso la musica” ha sottolineato.

Con Steve Harwell, ricorda il manager, gli Smash Mouth hanno venduto oltre 10 milioni di album in tutto il mondo. Ed è inutile girarci attorno, va premesso: anche chi non è fan della band riconosce che la sua voce sia una delle più riconoscibili della sua generazione.

Steve Harwell amava i fan e amava esibirsi. È rimasto al suo posto nel gruppo finché ha potuto e la salute glielo ha consentito.

Steve Harwell vittima del suo alcolismo

Certo, con molta probabilità il suo vivere in maniera sregolata e l’alcolismo non lo hanno aiutato. La maggior parte di noi ricorda gli Smash Mouth per un successo specifico. Parliamo di all star brano del 1999 e colonna sonora del film Shrek e anche di Mystery man.

E stata questa canzone a valere agli Smash Mouth la nomination per un Grammy per la migliore performance pop. Steve Harwell si era rifugiato in alcol e droghe dopo la morte nel 2001 di suo figlio Presley. Il piccolo era deceduto a soli sei mesi di età a causa di una leucemia fulminante.

Non è ovviamente una giustificazione, ma da un’idea del perché il cantante non sia riuscito nell’immediato ad affrontare i suoi problemi. Gli stessi che lo hanno portato a indugiare in quegli elementi che poi a distanza di anni lo hanno condotto alla morte.

Già da qualche giorno prima del decesso Steve era stato sottoposto a cure palliative a casa in seguito al presentarsi nella fase terminale dei suoi problemi al fegato. Di certo rimarrà per tutti i suoi fan un performer unico nel suo genere.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento