Amy Winehouse, ancora problemi di tossicodipendenza

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A quanto pare Amy Winehouse proprio non riesce a stare lontana da droghe ed alcool. Dopo una riabilitazione sull’isola caraibica di Santa Lucia, dove aveva anche acquistato casa, per allontanarsi dall’ormai odiata Londra, la cantante pop è ricascata nel tunnel della tossicodipendenza.

A rivelare questa nuova preoccupante notizia sono stati i genitori di Amy Winehouse, i quali intervenuti sul canale televisivo Itv hanno lanciato un appello per salvare la propria figlia. Secondo i genitori, Amy è ancora prigioniera della droga, e quando ne fa un uso minore, per rimanere di umore stabile, cade nel vortice dell’alcool. In somma, un circolo vizioso, ne più ne meno.

Il padre Mitch ha dichiarato di non sapere più come comportarsi, definendo il comportamento della figlia autolesionistico, e dando le maggiori colpe di questa vicenda al matrimonio con Blake Fielder-Civil, che secondo il padre la avrebbe introdotta nel mondo della droga.

Ovviamente, non uscirà nessun nuovo album di Amy Winehouse nei prossimi mesi, è stato infatti rimandato l’album che dovrebbe essere il successore di “Back to Black”, che lo ricordiamo, ormai risale a ben 4 anni fa, infatti uscì nel 2005, ha venduto circa 6 milioni di copie in tutto il mondo.

Proprio il successo di quell’album però è coinciso con il peggioramento delle condizioni della cantante, fino ad arrivare all’infezione da impetigine e ad un principio di enfisema. Quest’ultimo potrebbe anche chiudere la carriera canora della Winehouse.

Secondo molte voci addirittura molti provini per il nuovo album sarebbero stati bocciati dalla casa discografica che li ha ritenuti deprimenti. Anche il produttore del nuovo album ha dichiarato che i lavori sul nuovo album riprenderanno solamente se e quando Amy Winehouse starà meglio fisicamente.

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