Sanremo 2020: le anticipazioni sugli ospiti big che fanno sognare

La predominanza del gossip a Sanremo è ormai un fattore consolidato con il quale dover fare i conti. Il Festival vive di voci e sussurri e un po’ come il Varys del Trono di Spade ogni mormorio rubato all’uscio di un camerino e ogni voce di corridoio appena carpita è uno squaglio d’oro colato, preziosa merce per gli specialisti di questa kermesse musicale che da anni non smette di fare notizia e di far parlare di sé.

In fin dei conti Sanremo è uno dei pochi programmi televisivi ad andare in onda in diretta e tra le serate principali e il dopo Festival se ne vedono spesso e volentieri di cotte e di crude. Sin dalle primi edizioni, senz’altro meno sfarzose e più incentrate sulle canzoni e sulla musica vera e propria rispetto a quelle più recenti, è sempre stato così. Basti pensare agli eclatanti suicidi di Luigi Tenco e Mia Martini, accaduti rispettivamente nel 1967 e nel 1989, entrambi a ridosso del Festival.

Su questi due episodi si è da tempo affastellata una fitta coltre di mistero che ha fornito merce preziosa ai ricami dei giornalisti e ai voli pindarici dei maestri della chiacchiera del Festival. Se ne videro delle belle anche nel 1983 quando un Vasco mandato in playback lasciò la platea attonita e sbigottita, abbandonando il palco mentre dava prova della sua “vita spericolata”, lo stesso titolo del pezzo che iconoclasticamente ed emblematicamente continuò ad andare in sottofondo senza il cantante la sera stessa della celebre uscita di scena della rockstar.

Indimenticabili anche le incursioni di Cavallo Pazzo, al secolo Mario Appignani, che più volte funestò la diretta dell’epopea “baudesca” del Festival. Lo stesso Pippo Baudo visse momenti non piacevoli quando nel 1995 il disoccupato Pino Pagano tentò di gettarsi da una balconata dell’Ariston per attirare l’attenzione sul suo caso disperato (fu lo stesso Baudo a sventare il possibile gesto sconsiderato).

Photo by Jose Antonio / Pubblico dominio
Photo by Jose Antonio / Pubblico dominio

Sanremo è dunque tutto questo, e non è solo un insieme di stelle della musica italiana ma è anche un luogo dove la Rai cerca di esibire nomi di spicco per “mostrare i muscoli” ai propri contribuenti. Uno “sfoggio di forza” che quest’anno dovrebbe essere eccezionale trattandosi del 70° anniversario del Festival. Per accompagnare il debuttante Amadeus, maestro di cerimonie di questa simbolica 70ª edizione, l’emittente nazionale non vuole badare a spese ed è pronta a tirar fuori ingaggi faraonici per avere ospiti stranieri di un certo livello.

Tra tutti i nomi accarezzati nei giorni scorsi quello che fa sognare e che potrebbe sfondare il palco dell’Ariston con la sua presenza è quello di Lady Gaga. La Germanotta ha negli ultimi tempi aumentato la sua notorietà dopo il successo di “A Star is Born” ed alcuni dei suoi pezzi sono già icone della cultura popolare, come è il caso di “Poker Face”. Grazie alle sue radici tricolore sarebbe infatti il rappresentante più clamoroso e perfetto per omaggiare la rilevanza della musica nello stivale e il suo contributo a livello mondiale consentirebbe di consacrare simbolicamente (e probabilmente anche a carissimo prezzo) questa già chiacchieratissima 70ª edizione del Festival.

Si era parlato anche di Madonna alias Monica Ciccone, altra ugola d’oro made in Italy di spessore internazionale, sebbene l’ipotesi sia stata scartata a causa delle tappe “forzate” del nuovo tour della popstar.

Photo by Unknown / CC BY 3.0
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Del resto da tempo l’Ariston è orfano di nomi altisonanti e sono lontani i tempi in cui Pippo Baudo introduceva Freddy Mercury e i Queen come un qualsiasi gruppo spalla per un evento di Gala (peraltro anche loro nell’ospitata del 1983, come il sopracitato Vasco Rossi, si resero protagonisti di una performance di protesta contro il playback imposto dagli organizzatori del Festival).

Nel frattempo insieme ai nomi dei possibili big stranieri che potrebbero accompagnare Amadeus ad inizio febbraio già balla qualche nome “nostrano” piccante come quello di Chiara Ferragni (probabile madrina o dama rosa del Festival) e quello di Tiziano Ferro papabile conduttore in coppia con Amadeus (il debutto dell’ex DJ non convince tutti) che darebbe una potente sferzata “gender” ad un Festival in continua evoluzione e sempre più al passo coi tempi.

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