Enzo Iacchetti ricorda il Signor G in Chiedo scusa al Signor Gaber

Enzo Iacchetti ricorda il Signor G con Chiedo scusa al Signor Gaber
Enzo Iacchetti, o come lo chiamano in molti ” Signor Enzino”, volto noto della televisione popolare, attore, comico, performer è molto più di questo..in una sola parola: un vero Artista. La sua passione per la musica e la sua ammirazione per il grande maestro Giorgio Gaber lo hanno portato a realizzare nel corso degli anni una serie di spettacoli in onore del Signor G ed eccolo, anche quest’anno, portare in scena la musica, la fantasia, la verità mischiata al surrealismo con uno show dal titolo “Chiedo scusa al Signor Gaber“.

Lo spettacolo in scena presso il Teatro Nazionale fino a domenica 12 Maggio è un omaggio al cantautore Giorgio Gaber, suo fedele amico, maestro e fonte d’ispirazione che l’ha accompagno per questi dieci lunghi anni, seppur dall’alto, in una serie di show-omaggio attraverso cui esaltare e diffondere “quasi fosse il verbo” la comicità surreale e contemporanea del genio milanese. Chiedo scusa al Signor Gaber è un inno alla comicità patinata, una rivisitazione dei successi del signor G che con grande attenzione vengono rievocati e contaminati con melodie contemporanee. La musica di Gaber si rivitalizza diventando ancor più moderna ed è così che accompagnato da un’orchestra straordinaria come la Witz Orchestra il cantante Iacchetti intonando “Torpedo blu”, “Barbera e Champagne”, “Porta Romana”, “Com’è bella la città” e altri brani si ritrova a riscrivere i testi inserendo elementi tratti dalla discografia di Iannacci, De André, Jovanotti, Beniamino Gigli e tanti altri artisti.

Sono sufficienti pochi elementi sul palco ed esattamente cinque sculture luminose, per trasformarlo in una sorta di ambiente neo-futurista all’interno del quale Enzo Iacchetti, sempre accompagnato dalla sua orchestra, si destreggia tra canzoni e monologhi da lui stesso scritti con cui ironizza ma a volte polemizza sul modo di vivere quotidiano. Le installazioni sono state realizzate da Marco Lodola, artista italiano che ha realizzato le scenografie di spettacoli di molti altri artisti oltre ad allestimenti a livello mondiale, e tutte rappresentano delle parole chiavi sulla base delle quali Iacchetti prende ispirazione fungendo da trait d’union tra realtà e surrealismo, tra canzoni e monologhi, tra il pubblico e il geniale signor Gaber.

Lo show si conclude con una riflessione rivolta dall’allievo al Maestro “Chiedo scusa Signor Gaber se qualcosa non ti è piaciuto” ma noi siamo certi che il maestro non possa che essere fiero del suo amico Enzo.

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