Steve Aoki e Markin remixano Bella Ciao: scoppia la polemica (Audio)

Bella Ciao diventa una canzone da discoteca e scoppia la polemica: difficilmente Steve Aoki ed il duo italiano Marnik si aspettavano una così forte reazione negativa social davanti ad un brano approcciato senza intenti dolosi o di presa in giro.

Ma è comprensibile la reazione nel vedere un simbolo della Resistenza così importante venire utilizzato per diventare una “canzone per ubriacarsi”. Una delle parole più dolci utilizzate per il brano è “scempio” alla quale seguono “irrispettoso”, “vergognoso” ed “inammissibile”.  In generale è il seguente il tono degli italiani e non sui social:

La frivolezza con cui “Bella ciao” è stata violata è sconcertante anche per me. Non riesco a capacitarmi di una così volgare mancanza di rispetto, fra l’altro per scopi prettamente commerciali.

Il punto della questione è molto semplice: Bella Ciao è un simbolo: in passato è stata remixata ma in contesti totalmente differenti. La versione più nota è quella dei Modena City Ramblers per il concerto del Primo Maggio: ma in questo caso la canzone non perse il suo significato ed il suo messaggio.

Il remix di Steve Aoki e Marnik invece è spoglio del significato intrinseco della canzone. E’ un buon esempio di musica elettronica creato però per uso e consumo di discoteche e locali: fattore questo che porterà senza ombra di dubbio il brano ad essere suonato in un contesto dove l’unico scopo delle persone è quello di ubriacarsi e ballarci sopra. In poche parole: alcuni brani non dovrebbero essere toccati se il loro significato viene stravolto.

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