Mahmood: non posso sentirmi in colpa perché ho vinto

Ha ragione Mahmood: non può e non deve sentirsi in colpa perché ha vinto Sanremo: nel corso di un’intervista con il settimanale Chi, il giovane cantautore ha messo qualche puntino sulle i, senza perdere la calma che lo contraddistingue e rimanendo con i piedi per terra.

Ed è proprio questo quello che colpisce leggendo quali sono le sue reazioni alle polemiche inutili nate attorno alla sua vittoria al Festival e scatenate in buona parte da una sportività assente da parte di un altro artista dal quale non ci si sarebbe aspettato tale comportamento. Racconta Alessandro:

Non me ne frega niente. Non ho scritto io il regolamento. Non posso sentirmi in colpa per aver vinto (riguardo all’esposto Codacons sul televoto, N.d.R.) Il nervosismo gioca brutti scherzi. Siamo giovani, capita. Secondo lei mi offendo se mi chiamano ‘”ragazzo”? Quando facevo il cameriere, all’inizio i miei cappuccini facevano schifo: crede che non mi abbiano offeso più di una volta? Poi sono diventato il ‘re dei cappuccini’ […] Un sorriso ammazza ogni polemica. Sono un tipo pacifista, credo nella buona stella e forse la mia buona stella si chiama Freddie Mercury […] la sera prima di Sanremo giovani, la gara che mi ha permesso di volare tra i big, ho visto Bohemian Rhapsody. A parte che ho pianto tre volte per la bellezza della pellicola, mi ha trasmesso un’energia, una carica particolare. Sono convinto che mi abbia portato fortuna.

Mahmood ha una buona parola anche per Il Volo, sottolineando come siano state ingiuste le polemiche dei giornalisti in sala stampa nei loro confronti. Se possiamo dire la nostra… non vediamo l’ora di vederlo all’Eurovision.

 

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