Il Festival di Sanremo quest’anno è stato in grado di far uscire dalle sue file dei dischi che hanno venduto davvero bene: inutile dire che i nomi sono quelli che tutti si aspettavano per demografica e tipologia di brano: Francesco Gabbani, Samuel e Michele Bravi.
Secondo la classifica stilata dalla Federazione Industria Musicale Italiana, questa settimana l’album di Michele Bravi “Anime di Carta” è il disco più venduto seguito nell’ordine da
- “Il codice della bellezza” di Samuel,
- “24 febbraio 1967” di Gigi D’Alessio,
- “Vietato Morire” di Ermal Meta,
- “Le migliori” di Mina e Celentano,
- “Il mestiere della vita” di Tiziano Ferro,
- “Comunisti col Rolex” di J-Ax & Fedez,
- “Combattente” di Fiorella Mannoia,
- “Tutta colpa mia” di Elodie,
- “Nessun posto è casa mia” di Chiara,
- “Made in Italy” di Ligabue,
- “Oronero” di Giorgia,
- “Vascononstop” di Vasco Rossi,
- “Sergio Sylvestre” di Sergio Sylvestre,
- “A casa tutto bene” di Brunori Sas.
Tra i singoli, quello di maggiore successo è “Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani. E su questo non si aveva il minimo dubbio: la canzone vincitrice di Sanremo per quanto si possano avere gusti differenti dal punto di vista musicale ha la capacità di catturare con il suo ritmo e la sua melodia a tal punto che si spendono più che volentieri soldi per acquistarla ed averne una copia.
Per una volta, a quanto pare, sono sì i talent ma non solo a conquistare le classifiche: tra J-Ax e Fedez e Mina e Celentano è fuori da ogni dubbio che gli italiani stiano esprimendo una particolare predilezione per le collaborazioni.