Max Gazzè testo Sotto casa

Festival di Sanremo 2013 con Max Gazzè e come sempre il cantautore romano è riuscito a coinvolgere tutti con i suoi due brani inediti, I tuoi maledettissimi impegni e Sotto casa.

Ad avere la meglio però è stato proprio il secondo brano che è riuscito a passare il turno con il grande consenso del pubblico presente al teatro dell’Ariston. Non è un caso che dopo aver terminato la canzone tutti abbiano applaudito con grande convinzione.

Sotto casa è un brano quindi che piace moltissimo, Max Gazzè, grazie al suo inconfondibile ritmo, riesce sempre a rendere le sue canzoni molto coinvolgenti. Può essere inoltre un bene che a passare il turno sia stata la più orecchiabile Sotto casa, un buon sponsor per l’omonimo album uscito proprio oggi 14 Febbraio nel giorno di San Valentino. Una data chiaramente strategica, vista la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2013 che, come molti sanno, è un buon trampolino di lancio per i nuovi prodotti discografici in uscita.

Max Gazzè nuovo album Sotto casa

Inoltre Max Gazzè è pronto anche per un nuovo tour promozionale in giro per tutta Italia. Il brano Sotto casa di Max Gazzè evidenzia perfettamente lo stile del cantautore romano, non si tratta di una canzone d’amore, ma è ispirato più che altro ai testimoni di Geova che ogni giorno bussano alle nostre porte per cercare di diffondere la parola di Gesù e che quasi sempre si ritrovano a fare i conti con delle porte in faccia. Ecco il testo completo di Sotto casa di Max Gazzè, scritto insieme a F. Gazzè e F. De Benedettis:

Apra la sua porta,
Faccia presto…
Non importa
Cosa crede lei
Di questo
Movimento
Ma l’avverto
Che al suo posto
Non ci penserei
Due volte,
Dato l’imminente
Arrivo di Gesù,
Perché poi non torna più!

Mi son reso conto
Che serpeggia
Tra i credenti
Il malcontento
Per la pioggia
Di mancati
Appuntamenti
Nei millenni,
Ma si metta
Nei suoi panni…
Quell’incetta
Di pianeti
Da salvare…
Di pianeti da salvare!
Possa la bontà
Del vostro cuore
Riscoprire
Che la verità
Si cela
Spesso
Dentro una persona
Sola
E non è tanto
Il sesso
A consolare
L’uomo
Dal suo pianto,
Ma l’amore
Buono
Ed il perdono
Santo
Del Signore.
Lasci
Che le spieghi
In due parole
Com’è facile
Sentire
Gli echi
Bassi ed immorali
Di comportamenti
Frivoli e meschini
Quali
Certi
Omini
In abito da donna,
La vergogna
Che neanche gli animali!
Apri un istante
E ti farò vedere io
Che nasce sempre
Il sole
Dove
Cerco Dio,
In tutti
I poveretti
Che hanno perso
Il senso immenso
Della vita!
Non chiedo mica
Un regno
Intero,
Dico io…
Sono un indegno
Messaggero
E cerco Dio
In chi vendette
Onore
Per denaro
E ora nel cuore
Mette
Un muro!
Lei non si dimostra
Illuminato
Dalla grazia della vostra
Santa Vergine Maria,
Lo chiami pure, se ritiene,
Il capo
Della polizia,
Ma a chi conviene
Tutta quella baraonda
Se l’ozono
S’è ridotto
A un colabrodo
E basta
Un solo
Farabutto
A fare in modo
Che dell’uomo
Non rimanga
Neanche l’ombra…
E poi ficcatevelo in testa:
Non si viene
Al mondo tanto
Per godere,
Ma soltante
Perché un bene
Superiore
Ci ha creati!
Apri un istante
E ti farò vedere io
Che nasce sempre
Il sole
Dove
Cerco Dio,
In tutti
I poveretti
Che hanno perso
Il senso immenso
Della vita!
Non chiedo mica
Un regno
Intero,
Dico io…
Sono un indegno
Messaggero
E cerco Dio
In chi vendette
Onore
Per denaro
E ora nel cuore
Mette
Un muro!
So che sei lì
Dentro…
Non ti muovi,
Ma ti sento!
Oggi te la cavi,
Sì…
Ma non finisce qui!
In tutti
I poveretti
Che hanno perso
Il senso immenso
Della vita!
Non chiedo mica
Un regno
Intero,
Dico io…
Sono un indegno
Messaggero
E cerco Dio
In chi vendette
Onore
Per denaro
E ora nel cuore
Mette
Un muro!

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